lunedì 27 giugno 2011

domenica 19 giugno 2011

laprimapaginapuglia: Trento, il tricolore di volley

laprimapaginapuglia: Trento, il tricolore di volley: "Al Palalottomatica battuto 3 a 0 Cuneo di Antonio Nesci Cuneo aveva disposto schermi gigante in piazza per seguire la Bre Banca Lanutti n..."

sabato 28 maggio 2011

Italiani senza ideali


Un tempo esisteva un sentimento nobile,  generoso, perfetto. Era un ideale, l’amore per la Patria, ora non c’è  più. Il mondo si è capovolto, ognuno ama se stesso, il resto non conta. I Partiti sono partiti da un pezzo.  Predomina la megalomania, la mania di grandezza; la presunzione esagerata, la libertà di fare tutto quello che ci passa per la testa senza rispetto per nessuno, lontani da ogni principio morale,lontani da Dio. Gente  straconvinta delle  proprie capacità e forze. Un’epidemia mondiale, gli uomini saggi, quelli di una volta, la serietà di una volta, non ci sono più. Oggi tutto è possibile, tutto è fattibile e siamo sempre al punto di partenza. Sono aumentati i venditori di fumo, di parole combinate, di frasi ripetute all’infinito e i popoli muoiono di fame mentre c’è chi ingrassa e ammonticchia smisuratamente  ricchezze. Da destra a sinistra, centro. Gente con incarichi importanti in galera come quel Strauss, ammanchi ovunque, progetti fasulli, costruzioni inutili e abbandonate, stipendi incredibili che fanno tremare le vertebre a chi percepisce solo 400 euro al mese. La situazione della nostra Patria, o Paese come si usa chiamare adesso, guardiamola, osserviamo tutto quello che succede e   avviene . Non è più possibile andare oltre, siamo al culmine o meglio nell’imo più profondo che mai ci siamo trovati. I governanti giocano al Yo-yo, deviando le cose più importanti, noncuranti dei veri problemi che assillano il Paese. Non esiste ormai lo scopo di guardare le necessità della Nazione, i politici lottano tra loro per essere i più forti. Si propone una legge, gli avversari la bocciano, giusta o non giusta, non si soffermano a vagliarla e collaborare, devono bocciare e basta. E il tempo passa, si gioca alle elezioni, con i  costi che comportano grosse spese. Referendum, mentre c’è gente che non ha più pane per sfamarsi. Allora se le Leggi deve votarli il Popolo che state a fare al Parlamento, al Senato? Dimezzate, è il nostro discorso di sempre, svuotate un po’ quelle poltrone, troppo gente le riscalda invano. Dimezzate i vostri stipendi, ricordatevi  di chi vive nella miseria, e  aspetta le sagre dell’estate per mangiare, abbondante, bene. Uno sguardo  ai precari con famiglia, ai giovani disoccupati che per colpa di questa situazione li portiamo a sbandare. Soffermatevi sulle necessità della Nazione, dei Cittadini come in passato si è fatto. Tornate l’Italia a gli Italiani prestigiosa nel mondo come prima affinché noi tutti possiamo sentirci soddisfatti almeno, se non fieri.